Deriva da un’antica arte marziale maschile chiamata Tahtib, che si eseguiva con un bastone (o due) di bambù dal quale prende il nome. Anticamente il Tahtib veniva usato come danza propiziatoria in vista di importanti battaglie, permettendo, agli uomini che la eseguivano, di dimostrare la loro forza, abilità e coraggio. In seguito è divenuto una vera e propria danza con due versioni differenti e ballata sul ritmo sai’di (ritmo in 4\4): il Tahtib che viene sempre eseguita da due uomini e la Raks Assaya ballata da più persone, sia uomini che donne,che evidenziano così un modo più giocoso ed acrobatico di usare il bastone. Eseguita ai giorni nostri, questa danza, mantiene la sua prerogativa grintosa attraverso la riproduzione di alcuni elementi bellici originari (ad es. la rotazione e lo sbattere per terra del bastone da parte della danzatrice); viene inoltre valorizzato l’aspetto acrobatico del bastone stesso. Allo stesso tempo, se ballato dalle donne, viene arricchita di grazia ed allegria enfatizzando la contrapposizione del bastone, simbolo da sempre dell’universo maschile, alla morbidezza e sinuosità femminile. Tutti i suoi movimenti dimostrano il radicamento alla terra, basilare per queste forme di danze folkloristiche. Infatti i suoi passi vengono eseguiti sfruttando al massimo la forza gravitazionale e con i piedi ben aderenti al terreno, oppure con il tallone leggermente sollevato da terra. Caratteristici sono i saltini di questa danza eseguiti in modo da scaricare verso il basso l’energia del corpo, dimostrando che è impossibile staccarsi dalla “madre terra”.
Sai'di e Tahtib الصعيدي
Il sai’di (che prende il nome da una zona geografica dell’alto Egitto, dove è nato) è, per antonomasia, la danza folkloristica egiziana.
Deriva da un’antica arte marziale maschile chiamata Tahtib, che si eseguiva con un bastone (o due) di bambù dal quale prende il nome. Anticamente il Tahtib veniva usato come danza propiziatoria in vista di importanti battaglie, permettendo, agli uomini che la eseguivano, di dimostrare la loro forza, abilità e coraggio. In seguito è divenuto una vera e propria danza con due versioni differenti e ballata sul ritmo sai’di (ritmo in 4\4): il Tahtib che viene sempre eseguita da due uomini e la Raks Assaya ballata da più persone, sia uomini che donne,che evidenziano così un modo più giocoso ed acrobatico di usare il bastone. Eseguita ai giorni nostri, questa danza, mantiene la sua prerogativa grintosa attraverso la riproduzione di alcuni elementi bellici originari (ad es. la rotazione e lo sbattere per terra del bastone da parte della danzatrice); viene inoltre valorizzato l’aspetto acrobatico del bastone stesso. Allo stesso tempo, se ballato dalle donne, viene arricchita di grazia ed allegria enfatizzando la contrapposizione del bastone, simbolo da sempre dell’universo maschile, alla morbidezza e sinuosità femminile. Tutti i suoi movimenti dimostrano il radicamento alla terra, basilare per queste forme di danze folkloristiche. Infatti i suoi passi vengono eseguiti sfruttando al massimo la forza gravitazionale e con i piedi ben aderenti al terreno, oppure con il tallone leggermente sollevato da terra. Caratteristici sono i saltini di questa danza eseguiti in modo da scaricare verso il basso l’energia del corpo, dimostrando che è impossibile staccarsi dalla “madre terra”.
Deriva da un’antica arte marziale maschile chiamata Tahtib, che si eseguiva con un bastone (o due) di bambù dal quale prende il nome. Anticamente il Tahtib veniva usato come danza propiziatoria in vista di importanti battaglie, permettendo, agli uomini che la eseguivano, di dimostrare la loro forza, abilità e coraggio. In seguito è divenuto una vera e propria danza con due versioni differenti e ballata sul ritmo sai’di (ritmo in 4\4): il Tahtib che viene sempre eseguita da due uomini e la Raks Assaya ballata da più persone, sia uomini che donne,che evidenziano così un modo più giocoso ed acrobatico di usare il bastone. Eseguita ai giorni nostri, questa danza, mantiene la sua prerogativa grintosa attraverso la riproduzione di alcuni elementi bellici originari (ad es. la rotazione e lo sbattere per terra del bastone da parte della danzatrice); viene inoltre valorizzato l’aspetto acrobatico del bastone stesso. Allo stesso tempo, se ballato dalle donne, viene arricchita di grazia ed allegria enfatizzando la contrapposizione del bastone, simbolo da sempre dell’universo maschile, alla morbidezza e sinuosità femminile. Tutti i suoi movimenti dimostrano il radicamento alla terra, basilare per queste forme di danze folkloristiche. Infatti i suoi passi vengono eseguiti sfruttando al massimo la forza gravitazionale e con i piedi ben aderenti al terreno, oppure con il tallone leggermente sollevato da terra. Caratteristici sono i saltini di questa danza eseguiti in modo da scaricare verso il basso l’energia del corpo, dimostrando che è impossibile staccarsi dalla “madre terra”.
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